è una serie a fumetti creata in Francia, negli anni ’60 dalla fantasia dei due autori, la designer ANNETTE TISON e il professore di matematica e biologia TALUS TAYLOR, coppia statunitense che all’epoca risiedeva a Parigi. La prima storia di Barbapapà e della sua famiglia è narrata nel lungometraggio del 1973 intitolato ‘Le avventure di Barbapapà’. In Giappone la prima serie animata televisiva comprendeva 45 episodi, in Italia è arrivata su Rai 2 dal 1976, la seconda serie nel 1999 e in Italia dal 2002 prima su Rai 1 poi su Rai Yoyo. Barbapapà è una sorta di ‘blob’ rosa, a forma di pera, dalle dimensioni colossali, nasce spuntando dal sottosuolo del giardino di una casa di provincia dove vi risiedono, con la famiglia, due bambini, FRANCESCO e CARLOTTA (in originale FRANCOIS e CLAUDINE) che diventeranno i suoi amici.
Lo strano essere, accompagnato dal tormentone ‘Resta di stucco, è un barbatrucco’ ha come caratteristica quella di modellare il suo corpo a piacimento assumendo la forma dell’oggetto o dell’animale più indicato nel risolvere situazioni particolari del momento. All’inizio Barbapapà crea diffidenza tra gli adulti per il suo aspetto; dopo un viaggio in giro per il mondo, alla ricerca di altri esemplari della specie, incastrato dentro ad una piccola roulotte trainata da Francesco e Carlotta sulla loro bicicletta, dallo stesso giardino dov’è nato Barbapapà esce l’aggraziata Barbamamma, di colore nero.
Felicissimo, il blob rosa donerà a quella che diventerà sua moglie, un mazzo di fiori rossi da porle sul capo come corona d’amore. Dopo un matrimonio non possono che arrivare i Barbabebè, venuti al mondo da uova deposte nel terreno che ha dato i natali ai genitori: BARBABELLA
di colore viola, ama gioielli e profumi ed è infastidita dagli insetti.
BARBAFORTE
di colore rosso, è lo sportivo della famiglia; dotato di lente e mantellina alla Sherlock Holmes svolge indagini per hobby affiancato dal fratello Barbabravo e dalla cagnolina Lolita.
BARBALALLA
di colore verde, è la musicista di casa, a volte si trasforma lei stessa in strumento. Ha come hobby botanica ed ecologia.
BARBABARBA
di colore nero con un pelo arruffato. E’ un pittore e lo dimostra la pelliccia spesso imbrattata dai colori della tavolozza. BARBOTTINA
di colore arancione è lo stereotipo dell’intellettuale china sui libri.
BARBAZOO
di colore giallo, è veterinario ed ecologista convinto: conosce animali e piante, i tipi di clima e i problemi causati dall’inquinamento. BARBABRAVO
di colore blu, è lo scienziato della famiglia anche se esperimenti troppo audaci finiscono in catastrofi. La casa dei Barbapapà ricorda l’arca di Noè, a seguito della speculazione edilizia e del traffico, gli animali impauriti da caccia ed inquinamento per mano dell’uomo vi possono trovare riparo. In versione astronave, l’arca parte alla ricerca di un mondo ‘pulito’, ritornerà sulla Terra quando gli umani si rendono conto che è necessario rispettare la natura.
Sandy Favola