Diego Parassole negli anni ’80….medico veterinario….

“Ho studiato veterinaria ma non ho mai fatto il veterinario; i dati appresi e studi più approfonditi, in seguito, mi sono serviti per tenere corsi di formazione all’interno di aziende“.
Diego Parassole e la ‘sua’ terra piemontese….

“Sono nato ad Alessandria e per gli studi ho vissuto a Torino, in cui ho avuto il ‘privilegio’ di abitare in zona collinare. Da anni risiedo a Milano, in Piemonte mantengo contatti affettivi“.
Come nasce ‘Erminio Pistolazzi’?

“Il personaggio si identifica a tre influenze: ‘Fantozzi’, un frequentatore assiduo di bar, un sindacalista autore di un libro sulla classe operaia“.
Diego Parassole e l’esperienza ‘Zelig’….

“Un format televisivo che porta l’immagine di un comico nelle case degli italiani“.
Formazione e consulenza in azienda:

“Ho sviluppato competenze su: comunicazione, public speaking, storytelling, team building, tecniche di rilassamento, mindfulness“.
Diego Parassole e le neuroscienze….

“Studiando neuromarketing, in seguito ho approfondito la conoscenza della neuroeconomia, con testi dello psicologo Premio Nobel, Daniel Kahneman e dell’economista Premio Nobel, Richard H. Thaler, sulle teorie dell’economia comportamentale e decisionale“.
Diego Parassole e l’ambiente….

“Esiste l’ecologia della mente e l’ecologia dell’ambiente; per preservare l’ambiente sarebbe necessario l’uomo non credesse che questa risorsa sia esclusivamente al suo servizio“.
‘Che bio ce la mandi buona’, ‘I consumisti mangiano i bambini’, ‘Saldi di fine futuro’: la trilogia della sopravvivenza….

“In questi tre spettacoli che porto a teatro si parla dell’ambiente, del cibo e di come si mangia e del futuro di ambiente ed alimentazione“.
Come sono le risate ‘biodegradabili’?

“Un modo di affrontare argomenti comuni, seriamente, ma, col sorriso sulle labbra“.
La creatività per Diego Parassole:

“La creatività non si crea, si sviluppa da un proprio vissuto; si esprimono concetti ardui, con leggerezza“.
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Angela Balboni